Gigler

Posts written by uefunghetto

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    CITAZIONE (Andrea Foppiano @ 3/11/2019, 22:52) 
    CITAZIONE (uefunghetto @ 3/11/2019, 14:49) 
    Quella che hai detto nei primi due paragrafi è la storia lavorativa di mio padre.

    Col terzo sono d'accordo ma (fino a qualche anno fa, da noi) quasi tutti i professionali erano un parcheggio di svogliati (anche professori), e le lauree triennali son servite a fornire bassa manovalanza di casta alta. Direi che sulla formazione c'è parecchio da lavorare.

    Tornando a bomba: per fortuna abbiamo eccellenze territoriali, e ne abbiamo tante. E ripeto ne sono fiero. Ma si stava parlando dell'economia nazionale che è fatta solo in parte di eccellenze. Ogni container che arriva dall'estero è con buona probabilità un container in meno prodotto qui. E se vuoi esportare non puoi chiudere le frontiere.

    Allora chiedi a tuo padre quanto ci vuole per imparare un mestiere.
    Non smetti mai


    Da me c’è una scuola professionale che andrebbe presa ad esempio in tutto il mondo, dal lunedì al Venerdì eri li dentro per 8 ore (come in fabbrica) studiavi solo li senza compiti a casa o comunque facoltativi e rari.
    Ti facevano fare il primo anno 2 settimane per sei corsi, lo chiamavano orientamento, falegnamera, carpenteria, elettricista, motorista, operatore macchine utensili e Manutentore.

    In ogni reparto c’era tutto, per dire el nostro ci saranno stati 30 torni e altrettante frese, macchine a controllo con controllo qualità robottizzato, alesatrici e persino un creatore (per fare gli ingranaggi). Dai motoristi c’era un motore alfa per alunno oltre ad un motore CRM W16 da barca 57 litri mi pare.

    I professori ti crescevano a calci in culo, per dire ci hanmo fatto prendere un calibro Mitutoyo (secondo solo a Mauser) ma viso che lo avevano pagato i nostri genitori eravamo minacciati di essere bocciati a prescindere dai voti.

    Da quella scuola sono uscite centinaia di persone che andavano a sua volta a chiedere persone alla scuola stessa perchè nel frattempo avevano creato aziende.



    Questa è uno scampolo l’Italia che va preservata.

    P.s.
    A proposito di macchine utensili, una volta (soprattutto nel basso piemonte) eravamo i dominatori dell’ universo.
    Poi sono entrate le multinazionali ed i manager e hanno distrutto tutto.

    M d’altronde per te i prodotti sono tutti uguali, container di mattoncini Lego per costruire la qualunque.

    OMISSIS

    Beh grazie per la lezione di vita: domani trovo uno dei vecchi falegnami del mio paese e gli dico: "tu non ti sei mai specializzato! Buoni tutti a fare le ante in tamburato, gli incastri a coda di rondine, le tolleranze a zero, gli intarsi a foglia o le lucidature e gli intagli a mano, capra! Dovevi imparare a usare la squadratrice per il truciolare, gli incollaggi dei pannelli colorati, le ante a battente e le autofilettanti nel preforato! Saresti ancora all'avanguardia nel mondo."

    Per fortuna alcune aziende imparano: anni fa tutti i cestelli delle lavatrici erano monoblocco, pensa che stupidi! Ora hanno imparato a saldarli.

    Meno male che ho scelto un mestiere diverso: faccio l'informatico e non devo aggiornarmi mai, ormai ho imparato a usare le schede perforate.
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    Quella che hai detto nei primi due paragrafi è la storia lavorativa di mio padre.

    Col terzo sono d'accordo ma (fino a qualche anno fa, da noi) quasi tutti i professionali erano un parcheggio di svogliati (anche professori), e le lauree triennali son servite a fornire bassa manovalanza di casta alta. Direi che sulla formazione c'è parecchio da lavorare.

    Tornando a bomba: per fortuna abbiamo eccellenze territoriali, e ne abbiamo tante. E ripeto ne sono fiero. Ma si stava parlando dell'economia nazionale che è fatta solo in parte di eccellenze. Ogni container che arriva dall'estero è con buona probabilità un container in meno prodotto qui. E se vuoi esportare non puoi chiudere le frontiere.
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    CITAZIONE (sacramen @ 3/11/2019, 14:03) 
    CITAZIONE (uefunghetto @ 3/11/2019, 13:48) 
    EDIT: rispondo a Foppy, non ho quotato, sorry.

    Quindi io odio gli artigiani?
    Quindi se io prendo un ragazzo uscito dal professionale e lo metto a fare UN pezzo in grande serie prima di dieci anni non me ne farà uno buono?

    Che l'unica strada per la sopravvivenza sia la specializzazione è il MIO pensiero, che è in antitesi con l'MMT. E con questo? Credi davvero che la nazione intera o la maggioranza di essi sia formata da persone specializzabili? E che ci sia richiesta per tutti?

    Scusami sai, ma l'alternativa all'MMT che usano tutti (anche l'euro funziona così eh, solo con la rogna che non è un'area valutaria ottimale e quindi si svaluta in funzione della Germania) quale sarebbe? Il ritorno al Gold Standard?

    Esatto. Il gold standard può essere sostituito dal pippo standard, o da qualunque cosa. Inventarsi i soldi ha GROSSI problemi, ma gli effetti sono di lungo periodo per cui non si vedono i negativi, almeno nel breve periodo.

    Quella sulle valute ottimali,(uno dei cavalli di battaglia noeruro-mmt) è una bojata pazzesca nel contesto generale.
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    EDIT: rispondo a Foppy, non ho quotato, sorry.

    Quindi io odio gli artigiani?
    Quindi se io prendo un ragazzo uscito dal professionale e lo metto a fare UN pezzo in grande serie prima di dieci anni non me ne farà uno buono?

    Che l'unica strada per la sopravvivenza sia la specializzazione è il MIO pensiero, che è in antitesi con l'MMT. E con questo? Credi davvero che la nazione intera o la maggioranza di essi sia formata da persone specializzabili? E che ci sia richiesta per tutti?
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    CITAZIONE (Andrea Foppiano @ 3/11/2019, 12:43) 
    CITAZIONE (uefunghetto @ 3/11/2019, 09:18) 
    A me MI pare che non ci capiamo e si salti continuamente di palo in frasca, quasi a fare a gara a voler ragione.
    Un operatore al tornio lo formi in poche settimane

    OMISSIS

    Moccoli a parte, non è forse vero che fare il singolo pezzo per miliardi di unità sia immensamente più "rimpiazzabile" di chi fa lavori più articolati?
    Chiaro che devi sapere come è fatto un tornio, quello non te lo inventi. Se nella "contestazione" ti riferisci a questo si, hai ragione.
    Era forse un esempio un po' estremo, ma il senso dell'automazione è questo: diminuire il più possibile la specializzazione (la qualità) del lavoratore per renderlo sostituibile con facilità.
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    Ok, cerchiamo di tirare le fila del discorso:

    X Ricciafab: ci siamo detti delle bellezze dell'artigianato. Io affermo "le piccole imprese, anche quelle inquadrate come artigiane, in realtà sono molto meno differenziate come settori e molto più dipendenti da grandi attori rispetto a diversi anni fa, rendendo di fatto più fragile la loro sopravvivenza perché le lega al mercato globale". Sei d'accordo o no?

    Per Sacramen: contesto Bagnai perché parte da concetto condivisi, ci fa un ragionamento particolare su un caso specifico (la Germania) e tira conclusioni generali. In pratica ragiona al contrario, tira fuori il caso generale dal caso specifico, cosa che non solo secondo me è ampiamente contestabile, ma mi pare pure strumentale (babau).
    Ciliegina propone di curare il male con uma soluzione (MMT) che è LA CAUSA PRINCIPE del problema, ovvero l'estrema finanziarizzazione del tutto. Il tutto in un contesto di globalizzazione che si ignora prendendo numeri che in un contesto moderno non hanno senso ma servono per far reggere il discorso.

    In generale: ci sono due "fazioni" contrapposte: quanto è bella l'EU va bene così, quanto fa schifo l'EU andrebbe smantellata. Bianco e nero, Guelfi e Ghibellini.
    Non parteggio per nessuna delle due, ritengo che ridurre cose complesse a SI O NO renda impossibile il confronto.
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    Infatti prima dell'Euro la Fiat non aveva stabilimenti in Polonia o in Brasile, no. Facevano tutto in Italia con ottimi margini.

    Eppure lo scrivo un pippone su Bagnai e sulla MMT...
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    CITAZIONE (ricciafab @ 3/11/2019, 09:36) 
    mi spiace, ma la realtà del mondo del lavoro in Italia non è come lo credi. Almeno non dove vivo io. Che è il distretto dei motori e del packaging.
    Dove ci sono poche PMi, che sono leader nei loro mercati ed hanno prodotti loro, più che semilavorati, ed intorno a loro ci sono una miriade di aziende artigianali o piccolissime aziende che lavorano per loro, il cosidetto indotto. E lavorano per fare quello che le megaaziende presenti nel resto di europa non sono in grado di fare, o ci metterebbero anni invece che giorni.

    E fin qui ci siamo: concordo. Però come dici anche tu la realtà locale gravita intorno alle PMI. Non vive di vita propria. Quanti di questi artigiani (che ti confermo esistono anche qui da noi), che riescono a convertire la produzione dopo un "buongiorno" e che hanno esperienza diretta, riuscirebbero a sbarcare il lunario SENZA le PMI? Immagino ben pochi.

    Torniamo a bomba: l'industria 4.0 (come lo odioooo...), ovvero megaditte che producono pochi prodotti ad alta efficienza ed automazione, sono un modello produttivo (di business, whatever...) diverso da quello che ha fatto la forza dell'Italia, ovvero ditte più piccole e più flessibili che hanno prodotti di tipo "diverso" e che si poggiano sul sottobosco di manifattura specializzata. Qual'è meglio e qual'è peggio? Per gusto PERSONALE ti direi il nostro, dove il "genio italico" riesce ad esprimersi meglio, fornendo prodotti più specifici e ad alta qualità.

    L'artigianato come "produttore di prodotti finiti" sta scomparendo o perlomeno si è fortemente ridotto (esempi locali, che prima contavano un grosso numero di addetti: falegnami, sartoria, vasai, piccoli allevatori, commercianti al dettaglio, pellettieri) per tutta una serie di ragioni (economia di scala, normative, alternative migliori) e rimane per il lusso, il turismo o comunque prodotti di nicchia. Ci campano in diversi, ma se chiude uno di loro la società se ne fa carico senza problemi, quando chiude una ditta da 100 dipendenti più indotto i problemi arrivano. E le ditte grosse si devono confrontare anche coi cinesi o chi per essi, per via della quantità di produzione.

    CITAZIONE (ricciafab @ 3/11/2019, 09:36) 
    E fare questo il prezzo lo decidi tu, non il "mercato"

    E qui dissento. Lo decidi tu fintanto che hai prodotti più interessanti della concorrenza (tu o chi ti commissiona il lavoro), che magari costano di più ma sono "migliori". Si diceva un tempo "chi più spende meno spende".

    Questo purtroppo vale finché riesci a rinnovarti completamente, o peggio finché ci sono soldi da spendere. Quando c'è da tirare la cinghia la differenza di prezzo si sente eccome, altrimenti tutte le "cineserìe" che ci sono a giro non esisterebbero. Eppure ne arrivano sempre di più. Ci sono anche sempre più cose "che devi comprare". Prima c'era l'arredamento e poco più, oggi fra hobby, internet e netflix, cellulari, vacanze, ... che devi avere per forza perché sennò passi da barbone il budget per il singolo oggetto è diminuito. Alcuni di questi oggetti addirittura devono essere "premium" per forza, quanta gente compra Apple o Mini e non dovrebbe comprarli? Il credito al consumo è esploso da 20 anni a questa parte (complici i tassi bassi, ci si ricollega lì).

    Dirai tu: mica tutti sono così! Certo, ma non puoi negare che ce ne siano una grossa percentuale, e quella è una bella fascia di mercato che se ne va. E allora si punta sull'export. Infatti Germania e Italia, che hanno prodotti appetibili, esportano che è una meraviglia. Per fortuna l'export crea lavoro ma è difficile mantenerci una nazione intera, ed ecco che sia l'Italia che la Germania hanno i loro problemi interni, non per ultimo perché sono nazioni che stanno invecchiando e quindi hanno meno domanda interna e più spesa sociale da sostenere.

    Il prezzo finale conta sempre: se supermercati (di tutti i generi) prima e internet dopo hanno stravolto il mercato un motivo ci sarà.
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    A me MI pare che non ci capiamo e si salti continuamente di palo in frasca, quasi a fare a gara a voler ragione.

    L'artigianato fornisce prodotti su misura (ogni cliente è diverso), in singolo o pochi pezzi, ad alta percentuale di lavoro umano specializzato. Io vengo da un paese famoso (un tempo) in tutta Italia per i mobili artigianali: gente che ti viene a prendere le misure a casa. Sono praticamente estinti: i mobilifici industriali li hanno fatti sparire, sopravvive solamente la parte del lusso. Dov'è l'etica del lavoro?

    La PMI che fa semilavorati per le industrie non è artigianato, chi confeziona sottaceti con la produzione locale non è artigianato, e via dicendo. Un operatore al tornio lo formi in poche settimane, un intagliatore korka.

    Quanti oggetti avete in casa? Quanti sono di artigianato?
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    Boooooooni: non confondete le PMI con l'artigianato, non sono la stessa cosa.
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    Metodo Boris:

    Dovizioso
    Quartararo
    Marquez

    Out Rossi
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    CITAZIONE (Mister_X @ 2/11/2019, 22:53) 
    Se ci pensiamo bene l’industria 4.0 non è altro che il naturale sviluppo contemporaneo delle teorie di inizio 900 e che già impiego Ford con la model t.
    Non c’è nulla di rivoluzionario: la ricerca del maggiore profitto da parte dell’imprenditore è a scapito dei dipendenti

    Avrei scritto la stessa cosa: cambiano le tecnologie, ma lo scopo è lo stesso, come la guerra.
    Vorrei però puntualizzare una cosa: secondo me non è necessariamente a "scapito" dei dipendenti, senza con questo voler dare un alone di umanità alla rivoluzione industriale, umanità che il sistema non ha (e che non ne aveva nemmeno il sistema precedente).
    Creare delle condizioni lavorative (e non solo) decorose e dignitose è un dovere filosofico, che trascende secondo me l'efficienza. Lo stesso ragionamento si potrebbe fare per l'ambiente (quanto devasto la natura per fare una certa produzione?) o per l'uso equo delle risorse (è giusto che pochi controllino la maggior parte delle risorse del pianeta?) Però non prendiamoci per il culo da soli, il consumo critico è bello in teoria, in pratica però...
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    Qual'è il paradosso della lavatrice? Non lo conosco, almeno con questo nome.
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    CITAZIONE (Mister_X @ 1/11/2019, 20:22) 
    Se si può, è meglio fare il possibile per abbandonare questo paese.
    La disoccupazione giovanile - reale - è a livelli spaventosi.
    Le prospettive di sviluppo di questo paese sono bassissime.
    Siamo onesti.
    Siamo un paese di serie b che continua a credersi in serie A nella parte alta della classifica.

    No! Nun jelo dì! Dovemo da spaccà er culo ai passeri! Semo la terza potenza ar mónno! È tutto un gombloddone! :D
2029 replies since 12/12/2014
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